ProVita Italia: Romania, una nuova entusiasmante generazione provita
Ediția 2014ProVita, Italia, 23 martie 2014
Una famiglia per ogni bambino; non un bambino per ogni famiglia: questo il messaggio della Marcia per la Vita 2014 in Romania. Il tema di quest’anno, infatti, sarà “Adozione: la scelta nobile”, promuovendo questo istituto come soluzione naturale per difendere i bambini nati da madri in difficoltà.
Quasi 40 città rumene sono coinvolte nell’iniziativa, con iniziative collaterali (concerti, cineforum, mostre d’arte, serate, trofei di disegno per i bimbi…) che avranno lo scopo di creare quell’humus culturale finalizzato alla partecipazione alla Marcia più consapevole possibile.
L’organizzazione del progetto è curata dall’associazione “Studenti per la Vita”, la sezione studentesca del movimento prolife rumeno. La giovane responsabile, Alexandra Nadane, tiene particolarmente al tema portante del 2014, soprattutto con un occhio di riguardo nei confronti dei ragazzi, organizzando, peraltro, dei percorsi di formazione alla vita famigliare. Rendere consapevoli e responsabili i suoi coetanei di fronte agli impegni che la vita familiare imporrà è “la più importante forma di responsabilità sociale” afferma Nadane.
Tutta la struttura gode del pieno sostegno della Chiesa ortodossa rumena: “La famiglia cristiana è dove i bambini, siano essi nati od adottati, sono i benvenuti ed amorevolmente accolti, cresciuti negli insegnamenti di Cristo che li sosterrà nella loro vita.”, si legge nel comunicato stampa ufficiale dell’istituzione ecclesiastica.
Non sole le autorità religiose ma anche il Governo ha deciso di impegnarsi in prima linea in questa battaglia, creando per l’occasione un forum di discussione sul tema dell’adozione finalizzato alla stesura di un progetto normativo atto a promuovere l’adozione stessa. Il primo impegno sarà quello di attivare gli strumenti giuridici per permettere di avviare l’iter già durante la gravidanza.
Gli organizzatori si sono mossi anche tramite i moderni network, creando sinergia tra televisioni, portali web ed eventi in streaming: un notevole balzo in avanti nella capillarizzazione del messaggio nel territorio.
Alexandra Nadane crede fermamente che il ganglio vitale è il cambiamento culturale: si deve smettere di considerare i genitori naturali che danno il proprio figlio in adozione inadeguati ed indegni di chiamarsi tali come i figli adottivi non devono essere visti come membri della famiglia di serie B. L’attenzione deve essere costantemente concentrata sugli interessi del bambino, tutto il resto può essere modificato. Ed il bene di un bambino è vivere in una buona famiglia, sia essa naturale od adottiva.
Redazione
Fonte: LifeSiteNews
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